Roma (Italia). Con l’impegno dell’ascolto dei giovani, assunto per il sessennio 2022-2027, l’Ambito per la Pastorale Giovanile dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice ha organizzato gli incontri online sul tema “Giovani, voi siete l’adesso di Dio” rivolti alle Coordinatrici ispettoriali, alle équipe di PG e ai giovani delle Conferenze interispettoriali.

Papa Francesco alla GMG di Panama, richiamando il brano evangelico di Luca (Lc 4,20-21), ha detto ai giovani: Gesù “rivela l’adesso di Dio che ci viene incontro per chiamare anche noi a partecipare al suo oggi per portare la Buona Notizia ai poveri, la liberazione ai prigionieri e la vista ai ciechi, la libertà agli oppressi e per proclamare un anno di grazia nel Signore”. E ha esortato i giovani a sentirsi protagonisti della storia e dell’evangelizzazione dicendo loro “voi non siete il futuro ma l’adesso di Dio”.

Mentre l’incontro della conferenza CIAO si era già svolto il 3 giugno, successivamente si sono tenuti quelli della CIMAC (10 giugno), della CICSAL (1° luglio), e della CINAB (8 luglio).

Nella prima parte di ciascuno degli incontri la Consigliera generale, suor Runita Borja, ha presentato una riflessione su “Una Pastorale Giovanile per la vita e la speranza”. Ha inoltre ricordato le opzioni del Capitolo Generale XXIV che riguardano direttamente la PG.

Mettendosi poi “in ascolto dei giovani”, dalle loro parole è emerso il grande senso di appartenenza, ma soprattutto il percorso di crescita come membri del Movimento Giovanile Salesiano. In risposta alla richiesta di fare alcune proposte per un efficace accompagnamento dei giovani da parte del MGS, hanno lasciato validi suggerimenti:

“Ascoltare di più i giovani, non solo consultarli, ma includerci davvero negli spazi decisionali” (Lucia, 21 anni, Uruguay).

“Offrire spazi specifici di dialogo, di incontro con i giovani, senza concentrarsi troppo sull’attività di gruppo. Offrire una formazione non solo teorica, ma anche con momenti di preghiera che mettano i giovani a confronto con la propria vita e permettano loro di valutare le proprie scelte. È fondamentale offrire una formazione orientata alla scoperta del proprio progetto di vita e favorire spazi di discussione che colleghino l’attività del cortile con il contesto sociale che diventa sempre più sfidante (Maria, 31 anni, Argentina).

“Organizzare regolarmente incontri con le famiglie che contribuiscano a rafforzare i legami con il nucleo familiare di ciascun giovane, poiché tale accompagnamento è fondamentale per lo sviluppo personale” (Maria, 19 anni, Colombia).

“Realizzare congressi MGS a livello nazionale e internazionale e rafforzare l’accompagnamento di adulti che siano soprattutto guide spirituali: per far progredire un movimento di giovani è essenziale avere una buona guida” (Ana, 17 anni, Paraguay).

“Approfittare delle nuove tecnologie, perché nel mondo di oggi è importante utilizzare le piattaforme digitali per stabilire canali di comunicazione efficaci con i giovani. Ciò può includere l’uso di social network, gruppi online e applicazioni mobili, sempre tenendo conto della protezione della privacy e della sicurezza” (Janisse Noguera, 17 anni, Nicaragua).

“Favorire momenti significativi di preghiera che permettano l’incontro con Dio a partire dalla propria realtà. Curare l’accompagnamento spirituale per fortificare il cammino di fede” (Valentina Salazar, 19 anni, Colombia).

“Favorire le esperienze di volontariato, soprattutto nelle comunità di persone vulnerabili, per offrire spazi di formazione alla cittadinanza, alla leadership, alla fede, alla spiritualità e strumenti che permettano di intraprendere un’attività lavorativa e quindi di poter andare avanti” (Yuliana Velásquez, 28 anni, Colombia).

“Offrire workshop che aiutino i giovani a sviluppare le proprie capacità e i doni, a comprendere quanto valgono, ad approfondire la vita di cristiani e soprattutto a discernere la propria vocazione. Questo li aiuterà nel proprio sviluppo integrale e i loro sogni potranno essere realizzati come il sogno di Dio nella loro vita” (Tito, 22 anni, Perù).

“Creare reti di sostegno, favorire un ambiente sicuro e aperto alla fiducia, in cui i giovani si sentano a proprio agio nell’esprimersi, nel condividere le preoccupazioni e cercare sostegno. È inoltre importante stabilire partenariati, vale a dire lavorare fianco a fianco con organizzazioni che condividono la stessa missione – ministeri diocesani o arcidiocesani, fondazioni, ONG, ecc. – su progetti che cercano soluzioni sostenibili” (Natalia, 25 anni, Colombia).

“Organizzare più incontri per far capire ai giovani che il MGS è un movimento internazionale costituito da molti altri giovani come loro che condividono gli stessi sogni, una forza in grado di portare a un cambiamento nella società” (Shandira e Enrique, 17 anni, Uruguay).

Nelle loro Case in tutto il mondo le Figlie di Maria Ausiliatrice  entrano in contatto con molti giovani che, come un tempo e forse oggi ancor di più, sono fortemente alla ricerca del senso della vita. Grande è allora la sfida di una Pastorale Giovanile per la vita e la speranza: un progetto di evangelizzazione che non sia in grado di entrare in dialogo con queste grandi aspirazioni dei giovani è infatti destinato a fallire.

Due sono pertanto i compiti fondamentali che ogni progetto di PG deve perseguire: il primo è quello di risvegliare e sostenere con tutti i mezzi possibili il desiderio di vita e di felicità; il secondo è rendere accessibile e proporre il Vangelo nella e per la vita quotidiana: è Gesù l’unica risposta a una felicità piena e autentica.

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