Roma (Italia). Nella ricorrenza del 150° anniversario dell’Istituto FMA (1972-2022), la data del 29 gennaio 1872, in cui al tempo veniva celebrata la Festa di San Francesco di Sales, è significativa perché scelta da Don Bosco e suggerita a Don Pestarino e alle Figlie dell’Immacolata per le elezioni del primo Consiglio generale del futuro Istituto religioso femminile.

Come per la Congregazione Salesiana, anche per l’Istituto femminile Don Bosco stabilì che una delle date decisive del processo di fondazione cadesse nella festa di S. Francesco di Sales. Vi era un discernimento da compiere e quindi doveva essere realizzato nello spirito ‘salesiano’: il 29 gennaio 1872 (Cfr Cronistoria I, 273-274).

Era quello un periodo di transizione nel quale i membri del primo gruppo delle Figlie dell’Immacolata dovevano compiere un importante discernimento: continuare ad aderire a una Pia unione laicale, oppure scegliere la vita religiosa nel nuovo Istituto che don Bosco stava per fondare. Tutte vennero convocate per questa importate votazione, sia quelle che vivevano nelle loro famiglie, sia quelle che da qualche anno avevano scelto di vivere in comunità nella Casa Immacolata.

La Cronistoria dell’Istituto tramanda la notizia dell’evento della votazione, avvenuto a Mornese nella Casa Immacolata, accanto alla Parrocchia di Mornese:

“Il 29 gennaio [1872], festa di s. Francesco di Sales [don Pestarino] eseguì quanto gli era stato suggerito dal suo superiore. Radunò, senza nulla dire ad alcun estraneo, quelle che vivevano nella casa vicina alla chiesa, con tutte le altre del paese; e ripetuto quanto don Bosco gli aveva consigliato, recitato il Veni Creator Spiritus col Crocifisso esposto sopra un tavolino fra due candelieri accesi, passò alla votazione. Erano presenti ventisette Figlie dell’Immacolata ed ebbe l’incarico di scrutatrice Angela Maccagno” (Cronistoria I 273-274).

Angela Maccagno era la “vicaria o vicesuperiora” delle Figlie dell’Immacolata che vivevano nelle loro famiglie. Maestra comunale di Mornese, si distingueva in paese per la sua dedizione apostolica e per una profonda spiritualità mariana. Dalle fonti relative alla Pia Unione delle Figlie dell’Immacolata e dalle lettere di don Giuseppe Frassinetti, priore di S. Sabina di Genova, si deduce che fu la Maccagno ad avere l’ispirazione di costituire un’associazione religiosa di giovani che, pur restando nelle loro famiglie, fossero impegnate in una vera e propria missione apostolica all’interno della parrocchia.

Don Pestarino annotò il risultato della votazione nell’ultima pagina del quaderno manoscritto delle prime Regole del nuovo Istituto (cf Manoscritto A 1871), consegnategli da don Bosco.

Come riporta la Cronistoria: “Dallo scrutinio risultarono 21 voti a Maria Mazzarello di Giuseppe, detta di Valponasca, tre voti a Petronilla, due a Felicin (Felicita), uno a Giovannina. Restava perciò superiora Maria Mazzarello con una quasi unanimità di voti, il che diceva chiaro il concetto in cui Maria era tenuta da tutte le Figlie, anche da quelle che non ne condividevano l’ideale”.

Petronilla Mazzarello, l’amica e fedele collaboratrice di Maria Mazzarello fu poi eletta seconda Assistente, che corrispondeva alla Vicaria. Felicin era la sorella di Maria Mazzarello: Felicita, di due anni più giovane di lei, a cui fu affidato il compito di maestra delle novizie. Giovannina era Giovanna Ferrettino, una delle prime che scelse di abitare nella Casa Immacolata.

Dopo l’elezione, Maria Mazzarello si alzò, ringraziò per la fiducia, ma chiese di essere dispensata “da un peso che non si credeva capace di reggere”. Seguì un interessante dialogo chiarificatore tra le elettrici, e alla fine Maria Mazzarello accettò di essere la Superiora ma con il titolo di “vicaria”. Sarà poi don Bosco a confermare la sua nomina come Superiora e a precisare: “Per ora ella avrà il titolo di vicaria, perché la vera direttrice è la Madonna!” (Cronistoria I 309).

“Riscoprire Maria Domenica Mazzarello nella sua identità di giovane donna e nelle dimensioni profetiche della sua spiritualità e missione”, per “celebrare insieme la forza generativa del carisma di don Bosco, vissuto al femminile a Mornese e a Nizza Monferrato in modo creativo e geniale, dalla Madre e dalle prime comunità, unitamente alle giovani e alle collaboratrici laiche”, è l’intento della proposta del triennio in preparazione al 150° dell’Istituto FMA richiamato da Madre Chiara Cazzuola nella Circolare n°1014.

9 COMMENTI

  1. Thank you for sharing the origin of the Institute. From this village of Mornese generate thousand of Mornese all over the world.
    Our mother Mother Mazzarello continue pray for the fruitfulness of the Institute.

  2. So interesting. Thank you for this incredible love that expanding all over the world now.
    VIVA mother Madre Mazzarello! She is alive and continue pray to God for fruitful of the mission.

  3. Una confianza enorme de Don Bosco en las futuras FMA. Se trata de escucha y docilidad a la voz del Espíritu de Dios – Gracias! Papá Don Bosco. Qué alegría! todo estaba pensado y guiado en el proyecto de Dios, desde antes de la fundación de nuestro Instituto, admirable! Demos gracias a Dios

  4. En nuestra comunidad Inspectorial recordamos esta fecha tan hermosa y agradecimos a Dios y a Don Bosco el regalo hermoso de nuestro Instituto. Admiramos la acción del Espíritu en personas tan sencillas y disponibles al llamado vocacional.

  5. Gracias por ayudarnos a recordar esta fecha y lindo inicio del servicio de animación y gobierno en nuestro querido Instituto.

  6. Bello episodio. Lleno de clima de Espíritu Santo y de sencillez típica de la manera como Dios ha obrado y sigue obrando en el hoy de nuestra historia. Mil gracias

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