Torino (Italia). Il 24 aprile 2022, a Valdocco, Torino, ha avuto inizio la Festa della Riconoscenza Mondiale.

La Madre Generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Suor Chiara Cazzuola, è presente con la Vicaria, Suor María del Rosario García Ribas, con alcune Consigliere generali, le Ispettrici d’Europa e le giovani in formazione, dal 24 al 26 aprile sui luoghi delle origini dell’Istituto FMA, nel 150° anniversario di fondazione.

La giornata si apre con l’accoglienza di circa 500 giovani del MGS Day, che si riversano nei cortili di Valdocco per vivere insieme l’esperienza di essere “Amati per nome”. Alle 10:30 l’appuntamento è nel Teatro Grande Valdocco per l’incontro con la Madre Generale. Dopo l’accoglienza con l’animazione e la musica, c’è stata una provocazione teatrale con cui si è descritta la realtà giovanile nella società basata sull’importanza dei numeri, e il contrasto con il desiderio di non essere classificato come numero, bensì di mostrarsi nella propria originalità.

È il principio chiave che guida l’intervista a Madre Chiara: “Noi abbiamo urlato che non siamo dei numeri, ma ciascuno di noi ha un nome e una storia – dice Annarita, la presentatrice – così vogliamo sapere qualcosa di te oggi”. Così la Madre, partendo da alcune foto della sua infanzia proiettate sullo schermo e dall’origine del suo nome – “quando sono nata ero l’unica al mio paese, Campiglia Marittima, a chiamarmi Chiara” – si è presentata ai giovani.

Sul palco, alcuni ragazzi/e le rivolgono poi alcune domande: “Come hai incontrato don Bosco e Madre Mazzarello?”, chiede Gabriele. “Li ho incontrati nella testimonianza delle suore del mio paese. La mamma mi ha portato alla scuola materna e da lì è cresciuto questo legame che mi ha portata qui.. E poi vedere le suore così contente e felici, a un certo punto mi ha fatto interrogare”.

Un’altra ragazza, Chiara, tocca il tema della scelta vocazionale: “In che modo nella tua vita ti sei sentita chiamata per nome da Dio?” a cui la Madre risponde parlando di una risposta a diverse chiamate, in un percorso faticoso, ma molto bello.

Alla domanda “Come le Figlie di Maria sono vicina alla gente?”, Madre Chiara risponde parlando delle Comunità FMA in Ucraina e degli aiuti alla popolazione: “Le nostre sorelle sono lì, condividono la paura e le ansie della gente, cercano di dare sollievo e conforto.. quindi diciamo grazie a queste sorelle”. Madre Chiara coglie l’occasione per ricordare – e chiede di non dimenticare – anche le altre zone in cui ci sono conflitti e in cui le suore cercano di essere un’oasi di pace per tanti bambini e ragazzi.

“Quali sono le speranze e le sofferenze che hai trovato nel mondo?”, chiede poi Marianna. “La speranza di un futuro migliore, soprattutto per i giovani, di una società che viva davvero l’ideale dell’amore e della pace, la speranza della giustizia, perché tutti abbiano la possibilità di vivere in modo onesto, dignitoso e perché i bambini possano crescere nel rispetto della loro dignità, perché la donna venga rispettata”, è la risposta.

“C’è l’incontro con un giovane che ti ha segnata particolarmente?”. Madre Chiara risponde che non c’è un giovane in particolare, ma tanti giovani che ha cercato di accompagnare e incoraggiare perché superassero momenti di difficoltà, aiutando tanti/e a raggiungere un traguardo scolastico: “Mentre si vive con i ragazzi, sembra di non vedere quello che si è seminato, se ne ha riscontro dopo”.

Sofia infine chiede un consiglio per tutti i giovani: “Intanto quello di non lasciarvi scoraggiare, come dice Papa Francesco, di non lasciarvi rubare la speranza. Il lunedì di Pasqua ai giovani ha S. Pietro ha detto di non rinunciare a usare il loro ‘fiuto’, cioè alla loro capacità di guardare ‘oltre e altro’… Allora io vi dico con tutto il cuore, andate avanti, guardate oltre, fatevi coraggio, sostenetevi e soprattutto abbiate la capacità di guardare in alto. Don Bosco diceva: ‘Camminate con i piedi per terra, ma con lo sguardo rivolto al cielo’, perché il Signore è con noi e anche quando non ci sembra di vederne i segni in realtà ci tiene per mano e questa è una certezza e una speranza, che ci dà pace”.

Il selfie con la Madre conclude questo “momento di famiglia”, sul palco con i giovani. Lo spazio poi a due rappresentanti della Consulta MGS, che ne presentano le attività e l’iniziativa “MG Sound”, nata durante il lockdown, una canzone nata nelle camerette dei ragazzi in tempo di pandemia.

I Delegati di Pastorale Giovanile del Piemonte e Valle d’Aosta, don Alberto Gioia, Salesiano di Don Bosco e suor Carmela Busia, Figlia di Maria Ausiliatrice, hanno concluso questo momento in diretta ringraziando Madre Chiara, le Consigliere generali, le Ispettrici e le giovani in formazione e i ragazzi/e presenti, invitandoli a continuare la giornata con giochi e con le testimonianze a stand di famiglie, novizi e novizie salesiani.

La Celebrazione Eucaristica a conclusione della mattinata, nella Domenica della Misericordia, è presieduta dall’Ispettore della Circoscrizione Maria Ausiliatrice dei Salesiani di Don Bosco di Piemonte e Valle d’Aosta, don Leonardo Mancini e ha inizio con le parole dei giovani del MGS: “Non siamo numeri, ma volti che Dio e il mondo incontrano. Chiamati per nome da un Dio che ci ama e desidera incontrarci”.

“Carissima Madre Chiara, sappiamo bene che se siamo qui riuniti insieme a tanti giovani per il 150° di Fondazione dell’Istituto delle FMA è perché ci sono state delle persone che si sono sentite chiamate per nome e profondamente amate – Don Bosco e Madre Mazzarello – che hanno messo in moto questo grande movimento di amore e di carità che arriva fino a noi” è l’inizio dell’omelia di don Leonardo, che mette in luce le caratteristiche di Tommaso il quale, nonostante le sue paure, ha il coraggio di essere credente, perciò felice, con la bellissima professione di fede: “Mio Signore e mio Dio”.

La Festa della Riconoscenza prosegue con il trasferimento a Mornese dove, nel Santuario dei Mazzarelli, si celebrano i Vespri presieduti da Don Stefano Martoglio, Vicario del Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco.

Foto: Flickr FMA

1 COMMENTO

  1. Momento lindíssimo com os jovens … a festa foi linda demais permeada do entusiasmo do carisma salesiano Mornesino nesta celebração dos 150 anos da fundação do INSTITUTO
    Maria continua caminhar conosco nas nossas casas… Obrigada MARIA!

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