Roma (Italia). “Umanizziamo, evangelizziamo, educhiamo e siamo coraggiosi nelle sfide e nelle proposte perché la Chiesa ci invita oggi a essere lungimiranti sui giovani”. Le parole del saluto del Rettor Maggiore dei Salesiani don Àngel Fernández Artime giunte con un videomessaggio ricordano la grande opportunità che il Sinodo è per gli educatori e gli evangelizzatori. Don Fernández Artime invita a non avere timore perché i giovani hanno bisogno di sentirsi dire “che cosa vuoi fare della tua vita? Quale pensi che sia il sogno di Dio su di te? Come pensi di vivere la vita come dono e come servizio?”.

La terza sessione del Congresso internazionale ha puntato sulle «Prospettive educative in chiave salesiana». In questo, che è il nucleo principale dell’evento, si sono offerte alcune prospettive di intervento educativo pastorale a partire dal contributo originale del carisma educativo salesiano.

Il prof. Wim Collin, dell’Università Pontificia Salesiana, studiando in particolare le biografie dei giovani scritte da don Bosco, ha indagato “in quale modo i giovani facessero le loro scelte oppure come fossero accompagnati e guidati nel farle”. Dall’analisi risultano alcune costanti: chiarezza della proposta formativa, l’educatore come guida, l’influsso dell’ambiente; la disponibilità del giovane a lasciarsi accompagnare; il ruolo fondamentale della religione per diventare “buoni cristiani” e “onesti cittadini”.

Il secondo intervento è stato affidato alla prof.ssa Eliane Anschau Petri, della Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium. L’obiettivo della sua relazione è stato “approfondire la dimensione mistagogica di madre Mazzarello nell’accompagnamento della scelta vocazionale”, basandosi sulle sue lettere e altre fonti documentarie e narrative.

La prof.ssa Piera Ruffinatto, della Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium, ha riflettuto sul binomio “prevenire è educare a scegliere” e si è interrogata sull’apporto del Sistema Preventivo nell’accompagnare i giovani al discernimento e alle scelte. La pedagogia salesiana è il tesoro da conservare e che ci incoraggia a educare i giovani alle scelte. Si tratta di credere e amare i giovani “mettendo tutto il nostro impegno nel lasciare loro in eredità un mondo accogliente che sia terreno buono per farli fiori come cristiani gioiosi e cittadini solidali”.

L’intervento del prof. Michal Vojtáš, dell’Università Pontificia Salesiana, ha affrontato “il tema della pedagogia salesiana della scelta e della vocazione”. A partire da alcuni fondamentali cambiamenti della pedagogia salesiana nel post-Concilio Vaticano II, ha delineato alcuni princìpi pedagogici di base per tracciare risposte “alle sfide del contesto post-moderno” e individuare proposte concrete “legate ai processi di progettazione educativo-pastorale”.

Congresso Internazionale "Giovani e scelte di vita: prospettive educative"

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