Roma (Italia). Il 16 maggio 2021, Solennità dell’Ascensione del Signore, si celebra la 55ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali (GMCS). Il tema del Messaggio di Papa Francesco è

«Vieni e vedi» (Gv 1,46). Comunicare incontrando le persone dove e come sono.

Papa Francesco sottolinea l’importanza del fare esperienza, del “vedere con i propri occhi”, come è stato per i primi discepoli, invitati da quel «Venite e vedrete» (Gv 1,39) di Gesù ad abitare la relazione con Lui. Non si comunica solo con le parole, ma con lo sguardo, con il tono della voce, con i gesti, perché «nella comunicazione nulla può mai completamente sostituire il vedere di persona. Alcune cose si possono imparare solo facendone esperienza».

L’incontro permette di avvicinarsi di ascoltare l’interlocutore coinvolgendolo in un’esperienza, in un dialogo, di rendere più efficace la Parola che come per la Chiesa delle origini: « si è diffusa nel mondo grazie a incontri da persona a persona, da cuore a cuore. Uomini e donne che hanno accettato lo stesso invito: “Vieni e vedi”, e sono rimaste colpite da un “di più” di umanità che traspariva nello sguardo, nella parola e nei gesti di persone che testimoniavano Gesù Cristo (…) È una catena di incontri a comunicare il fascino dell’avventura cristiana. La sfida che ci attende è quella di “comunicare incontrando le persone dove e come sono».

In un videomessaggio, prima del viaggio apostolico in Iraq – dal 5 all’8 marzo 2021 – Papa Francesco dice: “Desidero tanto incontrarvi”, “Vengo come pellegrino di pace”. Il Papa manifesta il desiderio di conoscere da vicino una realtà toccata dalla sofferenza e di essere vicino alla gente. Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, scrive: “Trovo negli sguardi felici di quel popolo, vestito a festa per l’incontro, la più bella e commovente testimonianza del significato di questo ‘vieni e vedi’”.

Il Messaggio del Papa rimarca come radice della comunicazione la relazione e che per comunicare bene bisogna andare a vedere, verificare. La comunicazione conta su comunicatori appassionati e coraggiosi, capaci di andare laddove nessuno va per vedere, raccontare, dire la verità. Il Web è uno strumento formidabile per moltiplicare la capacità di raccontare e di condividere e che chiede discernimento, etica e responsabilità.

Il Messaggio è rivolto a tutti i fedeli, per incoraggiare l’apostolato nelle comunicazioni sociali. È il fine della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, celebrata per la prima volta da Papa Paolo VI il 7 maggio 1967, istituita nel 1963 con il decreto del Concilio Vaticano II Inter Mirifica: «Al fine poi di rendere più efficace il multiforme apostolato della Chiesa con l’impiego degli strumenti di comunicazione sociale, ogni anno in tutte le diocesi del mondo, a giudizio dei vescovi, venga celebrata una “giornata” nella quale i fedeli siano istruiti sui loro doveri in questo settore, invitati a speciali preghiere per questo scopo e a contribuirvi con le loro offerte» (IM 18).

Diverse sono le iniziative per la Giornata delle Comunicazioni sociali, per dialogare e approfondire i temi sulla cultura della comunicazione.

Dall’1 al 16 maggio2021, nelle Diocesi di Molfetta e Rieti  in Italia, si sono svolti il Festival e la Settimana della Comunicazione, eventi promossi dalla Società San Paolo e dalle Figlie di San Paolo, che attraverso diverse iniziative, testimonianze e tavole rotonde con biblisti, teologi, giornalisti ed esperti della comunicazione  hanno offerto riflessioni e approfondimenti sul tema del Messaggio.

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