Nizza (Italia). Le Figlie di Maria Ausiliatrice, dell’Ispettoria Piemontese (IPI), le Parrocchie di Nizza M. e Vaglio Serra e le Figlie di Nostra Signora della Pietà in collaborazione con il Comune di Nizza M. e l’Accademia di cultura nicese L’Erca onlus, hanno organizzato un ciclo di incontri su tre “Santi Sociali”:

– Venerabile Paolo Pio Perazzo, terziario francescano

– Venerabile suor Teresa Valsè Pantellini, Figlia di Maria Ausiliatrice

– Serva di Dio Madre Maria Teresa Camera, Figlia di Nostra Signora della Pietà.

Lo scopo è quello di far conoscere il cammino spirituale e l’opera sociale di cui si sono fatti promotori, valorizzando nel contempo il patrimonio culturale locale.

Queste tre figure hanno un denominatore comune: sono tre figure in cammino verso la santità e sono legate al territorio nicese: Paolo Pio Perazzo vi è nato, suor Teresa Valsè Pantellini ha portato a termine un sogno: la sua consacrazione tra le Figlie di Maria Ausiliatrice; Madre Maria Teresa Camera è la fondatrice delle Suore della Pietà.

Per questo si è deciso di dar vita ad un ciclo di incontri per conoscere meglio queste figure di santi sociali nicesi: testimoni di santità.

Gli appuntamenti si terranno presso l’Auditorium della Chiesa della Trinità in Nizza Monferrato, i prime tre lunedì del mese di marzo: 5, 12 e 19.

I relatori sono:

  1. Padre Pier Giuseppe Pesce, francescano dell’Ordine dei Frati Minori, Postulatore della causa di Paolo Pio Perazzo
  2. Suor Sylwia Ciezkowska, Figlia di Maria Ausiliatrice, Vice Postulatrice dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice
  3. Suor Emma Guidolin, Figlia di Nostra Signora della Pietà, Superiora delle Figlie di Nostra Signora della Pietà di Nizza M.

Suor Teresa Valsè Pantellini, Figlia di Maria Ausiliatrice

Nasce a Milano nel 1878 da una famiglia agiata, condizione che le permette di ricevere una formazione eterogenea e di viaggiare molto. Nonostante la salute cagionevole corona il suo sogno di consacrazione entrando nell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice e divenendo apostola tra i poveri: è ammessa alla professione religiosa a Nizza Monferrato nel 1903, dopo un valido tirocinio come educatrice fra le oratoriane di Trastevere; nell’Istituto di Nizza Monferrato si occupa in particolare dell’educazione delle ragazze povere del popolo.

Il 3 settembre 1907, a soli 29 anni, suor Teresa muore a Torino, dove era stata trasferita confidando in un miglioramento delle sue condizioni di salute.

È sepolta a Nizza Monferrato su sua richiesta, in quanto terra delle origini carismatiche dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice. Ora riposa nella chiesa del Sacro Cuore, presso l’Istituto “Nostra Signora delle Grazie”.

Madre Maria Teresa Camera, Figlia di Nostra Signora della Pietà

Maria Teresa Camera nasce a San Lorenzo d’Ovada nel 1818. Di origine modesta, cerca di essere utile tra i bambini e le famiglie in difficoltà e gli ammalati del paese.

Trasferitasi ad Ovada prosegue la sua attività con altre giovani che con lei costituiscono, anche se non ufficialmente, una prima comunità detta “le Teresiane”. Prestano servizio presso il piccolo ospedale di Ovada e continuano ad occuparsi dei più bisognosi. Nel 1889 viene nominato Vescovo di Acqui Monsignor Giuseppe Marello. Il nuovo pastore si interessa all’opera di Maria Teresa Camera, in collaborazione col vicario Monsignor Pagella redige le costituzioni del nuovo Istituto delle Teresiane che diventeranno le Suore della Pietà.

Il 24 marzo 1894, all’età di 76 anni, Madre Maria Teresa Camera muore.

Paolo Pio Perazzo

Nato a Nizza M. nel 1846, ferroviere, tra i fondatori del primo sindacato cattolico dei ferrovieri, sorto per far fronte ai soprusi degli ambienti lavorativi, privi di diritti, per i quali fa stampare anche un periodico, “Il Direttissimo”. Mette la sua penna a servizio della stampa cattolica e il suo portafoglio a disposizione dei poveri. Anima delle associazioni cattoliche della seconda metà dell’Ottocento torinese, viene in contatto con le figure eccellenti del cattolicesimo dell’epoca: don Bosco, don Murialdo, le sorelle Comoglio, Giuseppe Toniolo e Faà di Bruno… Sopporta i soprusi dovuti al suo impegno sociale, attingendo forza dall’Eucaristia, e di essa ne promuove l’adorazione quotidiana, fondando e presiedendo un’arciconfraternita, ancora oggi viva e operante.

Muore a 65 anni, il 22 novembre 1911, sepolto in un primo tempo a Nizza M., nella tomba di famiglia, 40 anni dopo il “santo di Porta Nuova” ritorna a Torino come in trionfo.

 

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