Roma (Italia). L’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, si celebra anche l’anniversario di morte della Serva di Dio Suor Rosetta Marchese, VII Madre Generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice.

Madre Rosetta è stata una donna saldamente radicata in Gesù, desiderosa di far conoscere a tutti il suo amore, specialmente ai giovani e alle giovani. Nella sua vita di educatrice, insegnante, assistente, formatrice, Consigliera e Madre generale, ha percorso un cammino di conformazione a Gesù fino all’offerta della sua vita per la santità dell’Istituto, per i sacerdoti, per la salvezza della gioventù. Come Maria, ha fatto della sua vita un dono d’amore e di maternità spirituale. In lei contempliamo uno dei capolavori con cui lo Spirito Santo ha arricchito l’Istituto e la Chiesa.

Si riporta uno stralcio della sua vita donata a servizio dell’Istituto FMA, negli anni vissuti da Ispettrice nell’Ispettoria Romana S. Cecilia:
“Suor Rosetta Marchese dal 1961 Direttrice della Comunità di Roma “Gesù Nazareno”, viene nominata Ispettrice dell’Ispettoria S. Cecilia nel 1965. Madre Rosetta è una persona di grandi capacità organizzative. Cura al tempo stesso la formazione spirituale e culturale delle suore.

L’Ispettoria Romana è vasta e ricca di opere; più di 600 le FMA per portare avanti le attività a favore della promozione delle ragazze e dell’evangelizzazione. La carenza di personale si fa sentire: suore anziane, poche vocazioni, aumentano le esigenze educative ed evangelizzatrici.
Madre Rosetta, donna saggia e lungimirante, si propone di rivedere in un costante discernimento la situazione dell’Ispettoria, favorire ristrutturazioni e lavori di manutenzione straordinaria; potenziare la formazione religiosa e salesiana; accompagnare in particolare le giovani che rivelano segni di vocazione alla vita religiosa; tutelare la salute delle suore e qualificare il personale a tutti i livelli.

Dopo il Capitolo Generale Speciale del 1969, Madre Rosetta cerca di mettere in atto le principali modifiche suggerite dal Concilio Ecumenico Vaticano II per le Comunità religiose, la riforma liturgica, la catechesi e la missione pastorale. Dalle relazioni delle Visite Ispettoriali si coglie la sua grande attenzione a tutti gli aspetti della vita delle Comunità. Si legge: «A tutte una parola di compiacimento e una esortazione ad accrescere sempre più la reciproca capacità di accoglienza… la semplicità, l’ardore di amore per il Signore, lo zelo per la salvezza delle anime, la ricerca esclusiva della gloria di Dio, in tutto e sempre, ci animino sempre in ogni azione» (cfr. Quaderno delle visite dei Superiori, Archivio Roma Maria Ausiliatrice, anno 1970).

Durante il periodo di governo e animazione di Madre Rosetta, le case tendono a diminuire leggermente, e nel 1971 si raggiunge il numero più elevato di suore: 654 Figlie di Maria Ausiliatrice. L’aumento del personale e le case molto distanti nel territorio delle cinque Regioni, rendono particolarmente faticoso il lavoro dell’Ispettrice. Il Consiglio Generale, allora, studiando la realtà italiana, riflette e approva la decisione di dividere le ispettorie troppo grandi, tra cui l’Ispettoria S. Cecilia. Al termine del sessennio di Suor Rosetta Marchese nasce così l’Ispettoria Romana S. Agnese, con sede presso l’Istituto Gesù Nazareno di Via Dalmazia, Roma (Italia)”.

Profilo Madre Rosetta Marchese

Il 1° luglio 2019 è stata avviata la Causa di Beatificazione e Canonizzazione della Serva di Dio Madre Rosetta Marchese, FMA.

Il 31 gennaio 2020 viene reso noto lEditto per la Causa di Beatificazione della Serva di Dio Madre Rosetta Marchese, FMA.

 

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