Tivoli (Italia).  Il 1° ottobre 2022, presso il Santuario di N.S. di Fatima in San Vittorino Romano, in provincia di Roma, si è svolta la Celebrazione Eucaristica in occasione della chiusura della Fase diocesana di Beatificazione e Canonizzazione del Servo di Dio Mons. Giuseppe Cognata, (1885-1972), della Pia Società di San Francesco di Sales, Vescovo Titolare di Farsalo, già Vescovo di Bova, e Fondatore dell’Istituto delle Salesiane Oblate del Sacro Cuore (SOSC), le cui spoglie mortali riposano nella Cappella della loro Casa Generalizia in Vicolo Ciaccia a Tivoli.

La Celebrazione è stata presieduta dal Vescovo della Diocesi di Tivoli e di Palestrina, Mons. Mauro Parmeggiani, con la presenza di altri sacerdoti appartenenti al Tribunale diocesano – don Gaetano Maria Saccà, Delegato Episcopale, don Massimo Sebastiani, Promotore di Giustizia, il diacono Luigi De Giusti – e di don Pierluigi Cameroni, SDB, Postulatore Generale delle Cause dei Santi della Famiglia Salesiana.

Erano presenti diversi membri della Famiglia Salesiana, tra cui il Rettor Maggiore emerito, don Pascual Chavez Villanuva, suor Leslie Sandigo, Consigliera Generale per la Famiglia Salesiana, suor Lucrecia Uribe e suor Gabriela Patiño, Delegate Mondiali delle Associazioni dei Salesiani Cooperatori (ASSCC) e delle Exallieve/i FMA, la Sig.ra Maria Carmen Castellon, Presidente della Confederazione Mondiale Exallieve/i FMA e il Sig. Antonio Boccia, Coordinatore Mondiale dell’ASSCC.

Nell’omelia il Vescovo ha sottolineato la coincidenza del giorno in cui la Chiesa fa memoria di Santa Teresa di Lisieux, di cui il Salesiano Giuseppe Cognata era devoto: “ne respirò sicuramente il fascino e che poi condivise con lei, in un certo senso, la sorte. La sorte dell’oblazione, dell’offerta di sé all’amore di Dio, quell’abbandono a Lui e alla sua infinita misericordia che nella vita di ciascuno anche se ammalato – come la giovane Teresa che morì di tubercolosi a soli ventiquattro anni di età –, calunniato, osteggiato, incompreso – come fu per Teresina nel monastero di clausura di Lisieux nel quale tanto desiderò entrare fin da tenera età, è la sola a dare pace. Una pace che non è rimozione dei problemi, dimenticanza di ciò che accade, ma affidamento totale all’unico Amore che salva, che abbraccia, che comprende e sostiene e che infonde pace nel cuore”.

Al termine della Santa Messa, si è svolta l’ultima sessione, di chiusura, del Processo Diocesano di Canonizzazione del Servo di Dio, presieduta da Mons. Parmeggiani. Don Pierluigi Cameroni ha presentato il lavoro svolto dal 12 dicembre 2020, giorno dell’apertura della fase diocesana, dal Tribunale diocesano, dai Censori teologi e dalla Commissione storica: i faldoni con oltre 4.000 pagine di testimonianze e di documenti.

Suor Graziella Maria Benghini, Madre Generale delle Suore Salesiane Oblate del Sacro Cuore, uno dei Gruppi della Famiglia Salesiana, ha ringraziato per il consenso che Papa Francesco  ha  manifestato alle richieste di religiosi e laici che impetravano l’apertura della Causa di Beatificazione del Vescovo di Bova. “In questo momento mi passano davanti tanti volti, tante storie di chi ha aspettato tanto questo momento. (…) In questa storia dolorosa, sofferta, ma sicuramente segnata dalla volontà del Signore, tante persone hanno sostenuto con la preghiera e con l’azione il cammino fino ad arrivare a questo giorno”.

Mons. Mauro Parmeggiani ha concluso la cerimonia ringraziando per lo stile di santità di Mons. Cognata, “un santo della porta accanto, che serve come stimolo per tutti i fedeli della Diocesi di Tivoli ad assumere in preghiera ed offerta silenziosa, quale martirio incruento, la croce che tante volte tocca la nostra esistenza”.

Nel pomeriggio è stato proiettato il fil documentario sul Servo di Dio, seguito dalla preghiera del rosario di inizio del mese missionario e del rosario.

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Mons. Giuseppe Cognata

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