Cochabamba (Bolivia). Il 20 e il 21 ottobre 2022 a Cochabamba, presso la sede dell’Ispettoria N. S. della Pace (BOL), si è tenuto l’incontro vocazionale “Campo Maìn”, con la partecipazione di circa 500 tra giovani, insegnanti, animatori, genitori e Figlie di Maria Ausiliatrice.

L’obiettivo era quello di celebrare i 150 anni di Fondazione dell’Istituto FMA, riscoprendo in ogni membro della Comunità Educante l’identità battesimale e l’impegno vocazionale, testimoniando che Maria è una presenza che genera vita in ogni Comunità, per proiettarsi con coraggio verso il futuro e la celebrazione del centenario della presenza FMA in Bolivia.

L’incontro è stato caratterizzato dalla partecipazione attiva, gioiosa e impegnata di tutti i partecipanti provenienti dalle 13 opere delle FMA presenti nei dipartimenti di La Paz, Santa Cruz, Sucre e Cochabamba, che durante l’anno si sono preparati con un tema diverso ogni mese: la propria storia vocazionale (febbraio), origini dell’Istituto FMA (marzo), origini dell’opera (aprile), Maria nella storia dell’opera (maggio), identità cristiana – il proprio Battesimo (giugno), la propria realtà attuale – la resilienza (luglio), Ecologia integrale (agosto), Progetto di vita (settembre), Chiesa missionaria (ottobre).

All’evento era presente suor Marta Riccioli, Consigliera Visitatrice dell’Istituto FMA, in visita all’Ispettoria BOL, che ha partecipato con gioia, offrendo la sua parola carismatica e vivendo l’esperienza nello spirito di famiglia.

Diversi sono stati i momenti significativi vissuti dai partecipanti: canti animati, momenti di preghiera, riflessioni di gruppo animate da animatori leader; approfondimento di temi come la presenza mariana in Bolivia. In ogni gruppo si è riflettuto sulla vocazione a cui si è chiamati e l’incontro si è concluso con un impegno in risposta all’invito dell’Ausiliatrice “A te le affido”, una frase che rivela l’importanza che Dio, attraverso la Madre, dà alla vita di ciascuno/a.

Proprio a partire da queste parole – “A te le affido” – la Madre Generale dell’Istituto FMA, Suor Chiara Cazzuola, si è rivolta ai partecipanti attraverso un video, con cui si è resa presente e ha parlato del momento particolare in cui si è manifestata la vocazione di Maìn, un momento particolarmente buio della sua vita:

“Dopo la malattia, Maria Domenica si ritrova senza forze e senza energie: che cosa farà della sua vita? In chiesa fa quella bellissima preghiera: ‘Mio Dio, se vorrete concedermi ancora vita, fate che io sia da tutti dimenticata, fuorché da voi’. Noi parliamo di Maria Domenica ancora dopo 150, quindi nessuno si è dimenticato di lei, anzi, la stiamo scoprendo sempre di più. Dopo questa preghiera, passa attraverso Borgoalto, la collina di Mornese, vede un caseggiato bianco e tante ragazze, sente una voce profonda, serena: ‘A te le affido’. (…) È molto bello anche per noi sapere che la sua vocazione si è definita nel momento più buio della sua vita: è lì che il Signore è intervenuto e le ha fatto capire che cosa voleva da lei”.

Madre Chiara ha infine lasciato il suo messaggio: “alle suore di ravvivare questa bellissima vocazione che il Signore ci ha donato, pensando alla forza e a tutta l’energia che Maìn ha messo in questa risposta. Alle ragazze: di lasciare il cuore aperto, di essere disponibili perché il Signore può chiamare in qualsiasi momento. Pensate se Maìn avesse detto di no: forse oggi nessuno di noi sarebbe qui, forse in questi 150 anni tante tanti bambini, ragazzi, giovani, donne, famiglie… non sarebbero state allietate, salvate, sostenute nel loro cammino, ma grazie a un sì, guardate che meraviglie ha operato nel mondo”.

L’evento tanto atteso del Campo Maìn, è stato celebrato dai/dalle partecipanti come una grande festa, nella gioia di far parte dell’Istituto delle FMA che è tutto di Maria. Ognuno/a è tornato/a alle proprie realtà felice di questa esperienza, con la certezza che Maria è presente e cammina nelle casa e nella vita di ciascuno/a.

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