Gragnano (Italia). «Io sono contento che vi divertiate, che giochiate, che siate allegri; è questo un metodo per farvi santi» (Don Bosco). Sulla facciata dell’Istituto Vincenzo D’Amato di Gragnano nell’Ispettoria meridionale Madonna del Buon Consiglio (IMR), linea dopo linea, sfumatura dopo sfumatura, emerge il volto, sempre più vivido, di San Giovanni Bosco, Fondatore della Congregazione dei Salesiani.

A dipingerlo, con singolare maestria, è la mano della street artist Leticia Mandragora, già autrice di altri due meravigliosi murales nella città della pasta.
Lo sguardo del Santo su via Vittorio Veneto prende vita e si colora di un’espressione che invita, accoglie, abbraccia. “Vieni a giocare con noi” sembra dire, stringendo una pallina da tennis. Il suo busto si erge a baluardo sulle regioni e sui paesi che compongono l’Ispettoria Meridionale: Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Albania e Malta. Davanti a Lui, dei libri e alcuni attrezzi sono simbolo del suo agire educativo: istruzione, formazione e lavoro.

Da novant’anni, sul territorio di Gragnano le Figlie di Maria Ausiliatrice perseguono finalità educative con attività promozionali a favore dei giovani e diffondendo il carisma salesiano. L’Istituto D’Amato è, da generazioni, una realtà che si dedica ai giovani, offrendo loro uno spazio in cui crescere e divertirsi, guidati dai tre cardini del Sistema Preventivo di Don Bosco: ragione, religione e amorevolezza.

Il progetto voluto e sostenuto con le offerte e l’affetto dalla popolazione gragnanese, è segno del desiderio di migliorare la propria città e contrastare il degrado e la povertà educativa.

L’opera d’arte murale si pone quale sigillo posto dalla cittadinanza per i novant’anni durante i quali il cuore di Don Bosco ha continuato a battere in migliaia di giovani e attraverso le mani di chi, con fede, continua a portare avanti la sua opera.

 

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