Roma (Italia) – Si è svolta a Roma, presso la Sede Centrale Salesiana “Sacro Cuore”, la presentazione alla Stampa del Don Bosco Global Youth Film Festival, il concorso cinematografico che ha raccolto oltre 1.600 film da 116 nazioni di tutto il mondo e che si concluderà a Torino-Valdocco il 18 e 19 novembre 2021.

Presenti giornalisti e personalità del mondo della comunicazione, sono intervenuti il Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco Don Ángel Fernández Artime, il Consigliere Generale per la Comunicazione Sociale, don Gildasio Mendes e don Harris Pakkam, Direttore del Festival DBGYFF.

Per l’Ambito della Comunicazione Sociale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice ha partecipato suor Gabriella Imperatore.

A dare il benvenuto ai giornalisti è stato il Co-portavoce della Congregazione Salesiana, don Giuseppe Costa, che ha brevemente illustrato il programma e ha poi lasciato la parola a don Gildasio Mendes, che ha espresso “gioia per questo evento significativo per i giovani e per tutti quelli che hanno girato il loro film”. Il cinema è un linguaggio comunicativo e “un mezzo concreto per unire e coinvolgere i giovani di tutto il mondo, con la collaborazione dei delegati di Comunicazione sociale e le loro équipe”. Il festival, voluto dal Rettor Maggiore e promosso con un appello a tutta la Congregazione Salesiana, ha come scopo quello di “promuovere il protagonismo dei giovani, far ascoltare e diffondere in tutti i continenti la voce dei giovani. Questo festival è stato ispirato dal messaggio della Strenna 2021, che aveva come tema Mossi dalla speranza e cammina sulla visione di Papa Francesco che tante volte ha detto: Giovani, diventate artigiani del futuro, siate capaci di sognare, mettetevi in gioco puntando su grandi ideali. Ciascuno dei film arrivati è un inno di speranza per una vita e un futuro migliore. Grazie a voi, giornalisti, per il lavoro che state svolgendo anche in questo periodo difficile: vogliamo invitarvi a essere ambasciatori della speranza insieme a noi e ai nostri giovani di tutto il mondo salesiano”.

Ampio spazio è stato dato alla presentazione di alcuni dei lavori pervenuti www.dbgyff.it. La canzone di “Chariet”, nome d’arte della giovane Charity, e la coreografia dei giovani del campo profughi di Palabek, in Uganda, con cui è stato realizzato il video musicale “Moved by Hope” è un vero inno alla gioia; il commovente corto francese “Mister Pipou” sulla solitudine in cui tanti giovani sono scivolati durante il lockdown; “Listen”, prodotto dai giovani dell’Ispettoria di India-Panjim, che ha riprodotto in immagini e musica il passaggio dalla disperazione più totale alla gioia condivisa, che nasce da un piccolo gesto della Provvidenza.

Don Harris Pakkam, Direttore del Festival, ha poi illustrato il lungo percorso compiuto per portare avanti il Progetto con i giovani di tutto il mondo: dall’ideazione, nel dicembre 2020, in pieno lockdown, ad oggi, con la partecipazione di migliaia di ragazzi e ragazze da 116 Paesi e con il coinvolgimento di oltre 100 giurati nella Giuria Preliminare e di altre 10 personalità del mondo del cinema e della cultura nella Gran Giuria. “Eravamo una piccola équipe, ma abbiamo saputo sognare, con i giovani e per i giovani. È stata un’opera di Dio”, ha detto don Harris.

Il Rettor Maggiore ha spiegato il senso e la finalità del DBGYFF. “Dare la parola ai giovani perché potessero esprimersi, perché di fronte ai drammi generati da Covid-19 potessero avere l’occasione di dire la loro, di diffondere la loro voce. Tante volte noi adulti diciamo ai giovani cosa riteniamo importante e come devono vivere. No, i giovani hanno capacità di pensare e sanno come esprimersi’”, ha detto Don Á.F. Artime. “Crediamo che avremo tanto su cui riflettere, su quello che ci hanno detto i giovani, lo credo veramente”. E aggiunge: “Noi arriviamo ai giovani come innamorati di Dio per aiutarli a fare un cammino nella vita. Noi lavoriamo soprattutto in nazioni dove la fede cristiana è una minoranza e lì si deve fare missione nel nome di Dio. Don Bosco credeva nei giovani e io penso che il mondo d’oggi debba credere sempre di più nel loro valore”.

Dopo una sessione aperta per le domande, nella quale è stata anche suggerita l’idea di promuovere una scuola salesiana mondiale di cinematografia per coltivare i talenti emersi in questo festival, il sig. Alberto Rodríguez, Presidente della Fondazione DON BOSCO NEL MONDO, ha offerto un ringraziamento conclusivo a tutti i presenti.

La Conferenza Stampa, trasmessa in diretta streaming, con la collaborazione di IME COMUNICAZIONE, è visibile sulla pagina Facebook di ANS e sul Sito Web DBGYFFIT.

Il “Don Bosco Global Youth Film Festival” (DBGYFF) è un progetto unico nel suo genere per coinvolgere i giovani di tutti i Paesi e le latitudini nell’elaborazione di cortometraggi sul tema della speranza, oggi più che mai necessaria in un mondo segnato dalla pandemia, da guerre e calamità naturali.
È un festival interamente digitale, con i giovani e le giurie che hanno potuto realizzare ogni fase di lavoro tramite la piattaforma www.dbgyff.com. Oltre 1.600 sono stati i video da tutto il mondo, partecipanti nelle cinque categorie predisposte (corti live action fino a 1 minuto e da 1 a 10 minuti, video di animazione fino a un 1 minuto e da 1 a 10 minuti, video musicali entro i 5 minuti). Il 18 e 19 novembre si svolgeranno le cerimonie di presentazione dei corti finalisti e la premiazione dei vincitori, in centinaia di luoghi diversi, lungo tutti i fusi orari.

Per l’Italia l’evento centrale avrà luogo a Torino, la città di Don Bosco, venerdì 19 novembre, dalle 18 alle 19:30 e sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook di ANS e sul Sito Web DBGYFFIT.

 

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