Lisbona (Portogallo).  Dal 1° al 6 agosto 2023 la città di Lisbona, in Portogallo, ha ospitato la 36ma. Giornata Mondiale della Gioventù. Migliaia di giovani, da tutte i Paesi del mondo, hanno raggiunto la capitale per vivere, insieme ai propri gruppi di appartenenza, l’evento giovanile ecclesiale per eccellenza, istituito da San Giovanni Paolo II nel 1985.

“Giovani belli e sereni” – li ha definiti Madre Chiara Cazzuola nel Messaggio per il 5 agosto“che negli aeroporti, per le strade, nelle chiese, nei luoghi pubblici sono vivaci ma composti, educati e gentili. Ci offrono una visione particolare di gioventù e di Chiesa. È una Chiesa giovane, dinamica, sorridente, piena di speranza, in netto contrasto con le statistiche che ne mettono in evidenza il declino inevitabile, la mancanza di fioritura, la morte certa. Stiamo contemplando una Chiesa giovane e viva”.

Sui volti, la gioia e il desiderio di vivere in pienezza la prima edizione della GMG dopo la pandemia, per molti la prima esperienza con un così grande numero di persone – stimate in circa un milione e mezzo alla Veglia al Parque Teju – riunite intorno al Santo Padre. Diversi erano i tragitti dei pellegrini, ospitati nelle parrocchie, nelle opere, nelle scuole, nelle famiglie di Lisbona o dei Comuni adiacenti, dove si incontravano, per gruppi linguistici, ad ascoltare le Catechesi, per poi ritrovarsi tutti insieme ai principali appuntamenti in programma.

“Voglio che vi sentiate a casa vostra, in questa casa comune in cui vivremo la Giornata Mondiale della Gioventù. Benvenuti!”. Con queste parole il Patriarca di Lisbona, il Cardinale Manuel Clemente, il 1° agosto ha accolto i primi gruppi giunti a Lisbona nel Parque Eduardo VII, già stracolmo di pellegrini che sventolavano le proprie bandiere. Nell’omelia della Santa Messa di apertura della GMG il Cardinale ha sottolineato il senso del cammino: “partendo da lontano o da vicino, vi siete messi in cammino. È molto importante mettersi in cammino. Ed è così che dobbiamo affrontare la vita stessa: come un cammino da percorrere, facendo di ogni giorno una nuova tappa”.

Nello stesso Parco, ancor più gremito di giovani, di cittadini e di turisti, il 3 agosto si è svolta la cerimonia di accoglienza di Papa Francesco, giunto in città il giorno precedente. Il Papa si è detto felice di essere a Lisbona, di ascoltare il “simpatico chiasso” dei giovani e di farsi “contagiare” dalla loro gioia.

“Voi non siete qui per caso. Il Signore vi ha chiamati.. Siamo chiamati per nome… Siamo stati chiamati perché siamo amati… così come siamo”. E ancora: “Nella Chiesa c’è spazio per tutti, tutti, tutti”, sono le espressioni risuonate con forza fin nella grande via della Libertà che porta al Parco e nelle vie adiacenti, dotate di maxischermi e altoparlanti.

Di grande impatto visivo, e anche di coinvolgimento e intensità di preghiera, è stata poi la Via Crucis del 4 agosto, con le coreografie e i movimenti sulle terrazze del grande muro azzurro che sovrastava il palco, con intense meditazioni e le testimonianze di tre ragazzi.

“Oggi camminerete con Gesù. Gesù è la Via e noi cammineremo con Lui, perché Lui ha camminato”, ha esordito nel suo discorso il Santo Padre, che ha letteralmente accompagnato i giovani nel cammino della Croce, chiedendo loro di “aprire le finestre” della propria anima, di pensare senza paura alle proprie sofferenze, preoccupazioni e miserie, di lasciarsi asciugare le lacrime da Gesù, con il  desiderio “che l’anima torni a sorridere”.

Sono tanti i gesti che Papa Francesco ha compiuto durante la permanenza a Lisbona – ha confessato alcuni giovani presso il Giardino Vasco de Gama, con altri ha pranzato nella Nunziatura Apostolica, ha incontrato universitari, giovani di Scholas Occurrentes e rappresentanti di centri di assistenza e di carità, ha pregato il Santo Rosario con i giovani ammalati a Fatima, incontrato i 25.000 volontari…

Uno dei momenti più attesi della GMG è però senz’altro la Veglia del 5 agosto al Parque Teju, la grande area sulle rive del fiume, raggiunta dai pellegrini con lunghe camminate sotto il sole, cantando e scherzando per non sentire la fatica, quasi con le ali ai piedi, per raggiungere “in fretta” il proprio settore su cui stendere i materassini in attesa dell’arrivo del Papa.

Al calare del sole – ancora una volta per chi non è alla prima GMG – le coreografie emozionano e si rimane senza fiato per lo spettacolo dei droni luminosi che disegnano in cielo le scritte “Seguimi” e “Alzati” in diverse lingue. Il silenzio si fa palpabile con l’ingresso sul palco del Santissimo per l’adorazione, un silenzio “perfetto”, nonostante la quantità di persone, un silenzio denso di preghiera, tra i giovani inginocchiati sul terreno, in un intenso dialogo con Colui che li ha chiamati per nome a vivere quest’esperienza di grazia.

La gioia è il tema principale del discorso di Papa Francesco: la gioia di incontrare i giovani, la gioia di Maria, la gioia missionaria, la gioia che altri – genitori, nonni, amici, sacerdoti, religiosi, catechisti, animatori, maestri – hanno preparato a ricevere, rimanendo “le radici” della gioia.

“La gioia che è venuta attraverso quelle radici è quella che noi dobbiamo dare, perché noi abbiamo radici di gioia. E allo stesso modo noi possiamo essere radici di gioia per gli altri. Non si tratta di portare una gioia passeggera, una gioia del momento; si tratta di portare una gioia che crea radici… come possiamo diventare radici di gioia?”.

Il Papa lascia infine alcuni spunti: “Camminare e, se si cade, rialzarsi; camminare con una meta; allenarsi tutti i giorni nella vita. Nella vita, nulla è gratis, tutto si paga. Solo una cosa è gratis: l’amore di Gesù! Quindi, con questo gratis che abbiamo – l’amore di Gesù – e con la voglia di camminare, camminiamo nella speranza, guardiamo alle nostre radici e andiamo avanti, senza paura. Non abbiate paura”.

Il vero mandato lo dà al risveglio – dopo una notte trascorsa sotto le stelle, in parte incontrando nuovi amici nelle vie tra i settori e in parte riposando – nella Celebrazione Eucaristica della Giornata Mondiale della Gioventù concelebrata da tutti i Vescovi e sacerdoti che li hanno accompagnati:

“Brillare è la prima parola, siate luminosi; ascoltare, per non sbagliare strada; e infine la terza parola: non avere paura. Non abbiate paura”.

Alla GMG 2023 – definita dal Papa sull’aereo del ritorno “la meglio preparata” e con una quantità “impressionante” di giovani, erano presenti, ospitate a Estoril nella Casa dell’Ispettoria N. S. di Fatima (POR), anche la Superiora generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Madre Chiara Cazzuola e alcune Consigliere che, oltre ad aver partecipato al SYM Day e ai principali momenti della GMG, hanno anche visitato la Fiera Vocazionale con lo stand del Movimento Giovanile Salesiano al Parco Vasco da Gama.

L’esperienza si è quindi conclusa con il pellegrinaggio a Fatima, il 7 agosto, dove la Madre e il Rettor Maggiore hanno potuto nuovamente incontrare alcuni gruppi di giovani del MGS e pregare con loro sui luoghi delle apparizioni ai pastorelli.

In una video-intervista Madre Chiara – che ha vissuto la GMG per la prima volta sia come FMA che come Superiora generale – ha ringraziato in modo speciale le FMA dell’Ispettoria POR, i Salesiani di Don Bosco e tutta la Famiglia Salesiana per il grande coinvolgimento di persone in un lavoro così grande e ha sottolineato: “Questi incontri riescono bene perché dietro c’è tutta una comunione di intenti e una collaborazione effettiva e preziosa. Per cui la riuscita è data più dalla grazia della comunione e dalla grazia di Dio che dalle nostre energie umane”.

Foto: Flickr FMA

1 COMMENTAIRE

  1. Grazie alla Madre e alle consigliere generali, alle altre FMA, particolarmente alle FMA dell’ispettoria portoghese che ci hanno rappresentato, e grazie alle sorelle dell’Ambito Comunicazione per questa relazione molto significativa per noi che non abbiamo avuto la possibilita’ di essere presenti a queste giornate e in quelle incluse del Movimento Giovanile Salesiano. Tutti i giovani che vi hanno partecipato sono stati i primi soggetti, centro di interesse a livello ecclesiale e nostro, ma molto incoraggante anche per noi e’ l’esempio delle FMA animatrici e degli altri animatori ai vari livelli che li hanno ben accompagnati, tanto che lo stesso papa Francesco a conclusione di quelle giornate ha precisato: ‘tra le 4 GMG a cui ha partecipato questa e’ la meglio riuscita’…. La prossima GMG niente meno che in Korea, sia altra opportunita’ per i giovani e gli educatori che vi parteciperanno, non solo, anche quelli che non potranno esservi fisicamente presenti, siano coinvolti a livello locale.

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