Roma (Italia). Il 22 aprile 2024 si celebra la 54a Giornata Internazionale della Madre Terra, istituita dall’ONU nel 1970 per alimentare una consapevolezza ecologica collettiva, riconoscendo la responsabilità dei governi e di ciascuna persona dell’impatto delle proprie azioni sull’ambiente e l’importanza di promuovere l’armonia con la natura e la Terra. L’evento invita a riflettere e incoraggia a continuare ad agire per un futuro sostenibile per le nuove generazioni.

Planet VS Plastics è il tema della Giornata 2024, con l’obiettivo ambizioso di ridurre del 60% la produzione di plastica entro il 2040. La plastica, infatti, rappresenta una minaccia per la salute umana, allarmante quanto il cambiamento climatico. Infatti, quando si decompone in microplastiche, rilascia sostanze chimiche tossiche nei terreni che danno origine al cibo e all’acqua e circola nell’aria che si respira.

Il cambiamento climatico è “una delle principali sfide che l’umanità deve affrontare ai nostri giorni” (LS 25). Entro la fine del 2024, ci si aspetta che le Nazioni aumentino il loro impegno nei confronti dell’Accordo di Parigi del 2015 sui cambiamenti climatici in cui, tra le altre azioni, i Paesi firmatari (196 Parti) si sono impegnati a mantenere l’aumento della temperatura media globale ben al di sotto dei 2°C e a proseguire gli sforzi per limitare l’aumento della temperatura a 1,5°C, riconoscendo che ciò ridurrebbe significativamente i rischi e gli impatti dei cambiamenti climatici.

Il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC), l’organismo delle Nazioni Unite incaricato di valutare le conoscenze scientifiche sul cambiamento climatico, nel rapporto del 2018 aveva lanciato un forte appello sul cambiamento climatico, affermando che un’azione accelerata di adattamento al cambiamento climatico è essenziale in questo decennio per colmare il divario tra le misure di esistenti e quelle necessarie per limitare il riscaldamento a 1,5°C, con riduzioni drastiche, rapide e sostenute delle emissioni di gas serra in tutti i settori.

Questo organismo sottolinea l’importanza di affrontare il cambiamento climatico in modo olistico, considerando non solo gli aspetti ambientali, ma anche quelli sociali ed economici, con particolare attenzione all’inclusione e all’equità. Sostiene che l’accesso all’energia pulita non solo sia vantaggioso per l’ambiente, ma migliori anche la salute. Misure come l’elettrificazione a basse emissioni di carbonio e la promozione del trasporto pubblico non solo riducono l’inquinamento atmosferico, ma creano anche opportunità di lavoro e promuovono l’equità.

L’IPCC afferma che per realizzare questo cambiamento urgente per il nostro pianeta, è essenziale considerare una serie di nozioni e valori, tra cui quelli scientifici, ma anche delle popolazioni indigene e locali, in modo da sviluppare soluzioni efficaci e socialmente accettabili. Solo in questo modo si potrà realizzare un’azione efficace a favore del clima. Per rendere questo possibile, è necessario l’impegno di ogni Paese, destinando finanziamenti adeguati e ben mirati, con una speciale cura verso i più svantaggiati.

La situazione è piuttosto critica e, come afferma Papa Francesco nell’Esortazione apostolica Laudate Deum: “Per quanto si cerchi di negarli, nasconderli, dissimularli o relativizzarli, i segni del cambiamento climatico sono lì, sempre più evidenti. (…) Sappiamo quindi che ogni volta che la temperatura globale aumenta di 0,5 gradi centigradi, aumentano anche l’intensità e la frequenza di forti piogge e inondazioni in alcune aree, di gravi siccità in altre, di caldo estremo in alcune regioni e di forti nevicate in altre ancora… Se si superano i 2 gradi, le calotte glaciali della Groenlandia e di gran parte dell’Antartide si scioglieranno completamente, con conseguenze enormi e molto gravi per tutti” (LD 5).

Questa è la realtà che si presenta tuttavia, come Comunità Educanti dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, si continua a camminare con speranza, dando il proprio contributo attraverso l’educazione, collaborando nel creare una nuova cultura che rispetti le risorse naturali e opti per uno stile di vita sobrio. Si procede inoltre con perseveranza nello sviluppo di diversi progetti come quelli pubblicati sulla piattaforma Laudato si’ e con varie iniziative che favoriscono la cura del creato, con la convinzione che “Non tutto è perduto, perché gli esseri umani, capaci di degradarsi fino all’estremo, possono anche superarsi, ritornare a scegliere il bene e rigenerarsi, al di là di qualsiasi condizionamento psicologico e sociale che venga loro imposto” (LS 205).

Un progetto significativo è quello che stanno portando avanti le FMA dell’Ispettoria Madre Mazzarello (BMM) del Brasile, che nell’Opera Promozionale Salesiana (OPS), in collaborazione con il Consiglio comunale di assistenza sociale di Minas Novas, gestisce il Servizio di Convivenza e Rafforzamento dei Legami (SCFC) rivolto alla fascia d’età compresa tra i 6 e i 15 anni, con cui vengono realizzati vari laboratori, tenendo conto dell’età dei bambini e ragazzi, delle esigenze espresse dalle famiglie e dei suggerimenti dei partecipanti.

Tra questi, il laboratorio di Ecoarte ha la finalità di consentire a bambini e adolescenti di ampliare il loro universo informativo, artistico e culturale, nonché stimolare lo sviluppo delle loro potenzialità, capacità e talenti e favorire la loro educazione civica.

All’interno dell’OPS, l’Ufficio dell’Ambiente lavora dal 2018 trasversalmente, tramite l’offerta di attività volte alla valorizzazione e alla difesa dell’ambiente, laboratori didattici di coltivazione della terra, piantumazione di orti, tisane e piante officinali basati sullo studio delle tecniche di base secondo la fascia d’età degli iscritti.

Questi laboratori, che si svolgono settimanalmente, sta riscuotendo molto successo e attira molti ragazzi, accompagnati da educatori e personale di supporto tecnicamente preparati. Gli iscritti imparano le tecniche di coltivazione, beneficiano dei prodotti dell’orto, che vengono utilizzati per preparare pranzi e merende, e ne portano addirittura a casa una parte. Si tratta di un’azione socio-educativa di qualità, con risultati soddisfacenti.

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