Roma (Italia). Il 24 aprile 2024, presso la sede dell’UISG di Roma e nella modalità online, si è tenuto un evento di formazione organizzato dal Gruppo di lavoro antitratta della Commissione Giustizia, Pace e Integrità del Creato (GPIC) di USG-UISG, le Unioni mondiali di Superiori e Superiore generali, sul tema: Cambiamento climatico: un fattore di spinta per la tratta di persone.

All’incontro hanno partecipato, in presenza, suor Lolia Annie, Figlia di Maria Ausiliatrice, collaboratrice dell’Ambito per la Pastorale Giovanile dell’Istituto e referente per GPIC e Ivone suor Goulart Lopes, collaboratrice dell’Ambito.

La mobilità umana rende le persone vulnerabili. Qual è la risposta dei membri di JPIC alla migrazione climatica? Quali sono le cause della migrazione climatica? Quali sono le correlazioni tra cambiamento climatico, consumismo e traffico di esseri umani? Sono alcune delle domande poste a tutti i partecipanti per aiutare a riflettere e favorire l’azione appropriata per proteggere i diritti e la dignità di tutti gli individui e per costruire un mondo migliore, in cui tutti possano vivere in un ambiente sostenibile.

Padre Prosper Harelimana, dei Missionari d’Africa (Padri Bianchi), insieme a un confratello, ha introdotto la correlazione tra cambiamento climatico, consumismo e tratta di esseri umani. Le vittime del cambiamento climatico, avendo perso i propri mezzi di sostentamento, sono infatti coinvolte nella tratta. La società consumistica, che nasce da un sistema di domanda e offerta spinto da un’incontrollata ricerca di gratificazione umana, cerca servizi e beni umani a basso costo, che attirano e favoriscono i trafficanti di esseri umani.

Sono state evidenziate due cause del cambiamento climatico: quella naturale e quella antropogenica. Mentre i cambiamenti naturali sono dovuti ai normali processi della Terra, quelli antropogenici sono collegati alle attività di sfruttamento umano, come la combustione fossile, l’effetto serra, la deforestazione, l’inquinamento, ecc. Si tratta di fenomeni completamente indotti e controllati dall’uomo. Pertanto, spetta agli esseri umani metterci tutto l’impegno per ridurre le emissioni e contribuire a ripristinare una condizione migliore della Madre Terra.

Il cambiamento climatico ha dunque una connessione immediata con la schiavitù moderna, che a sua volta ha un effetto sul cambiamento climatico. È quindi fondamentale occuparsi di entrambi gli aspetti, poiché si influenzano a vicenda. Quando si lavora per fermare il traffico di esseri umani, si aiuta anche la Terra a recuperare le sue risorse.

La società consumistica – hanno poi spiegato – porta allo sfruttamento di massa dei poveri e dei gruppi più vulnerabili della società. I “potenti”rendono i più svantaggianti ancor più vulnerabili, per sfruttarli e manipolarli in vari modi.

L’oggettivazione degli esseri umani è uno dei sistemi nefasti che imperano nella società odierna. Le moderne forme di schiavitù, dove le persone umane sono comprate e vendute, trattate come un mezzo e non come un fine, costituiscono una situazione terribile, eppure è realtà. Per questo, il ruolo di UISG e USG è quello di contribuire a restituire la dignità umana a tutte le persone, soprattutto ai gruppi più vulnerabili e a ripristinare lo stato originario del pianeta. Ognuno/a è chiamato/a a fare la sua parte per proteggere, difendere e conservare la Terra.

“L’urgenza del momento è quella di sostenere e lavorare per mantenere stabilii i valori fondamentali del sistema legale e di stare dalla parte dei più vulnerabili, promuovendo la loro causa a livello globale e sensibilizzando le persone a livello locale sulle questioni umane e climatiche, in collaborazione con diverse istituzioni e organizzazioni. Per combattere entrambi i problemi, è necessario fare rete con tutte le persone di buona volontà. In questo modo, si può cooperare verso una società più solida e sostenibile, che protegga i diritti e la dignità di tutti gli individui, soprattutto di quelli più a rischio di sfruttamento in varie forme”, ha affermato Padre Prosper.

“Rendiamoci vicini ai più vulnerabili, proteggendo e accompagnando le vittime della tratta di esseri umani. Aumentiamo la consapevolezza e uniamo le nostre mani nel sostenere e fare rete per proteggere i diritti e la dignità di tutti gli individui, specialmente di quelli a rischio di sfruttamento e abuso. Il nostro impegno per questa nobile causa è necessario e lodevole. Se vogliamo vedere il mondo libero dalla tratta di esseri umani e se vogliamo avere un clima migliore, dobbiamo fare la nostra parte”, ha affermato Padre Roy Thomas, Missionario del Verbo Divino, co-segretario di GPIC USG e UISG, nel suo intervento conclusivo.

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